Come annunciato domenica 21 giugno durante la diretta Facebook, è ufficialmente aperto il tesseramento annuale all’Officina del Sole, il Fan Club Ufficiale nato a Parma nel 2014, che supporta la musica dei The Sun e che, insieme alla band, idea e realizza tante esperienze di musica, amicizia, fede e solidarietà.

L’Officina del Sole è progetto che negli anni ha coinvolto sempre più persone da ogni parte d’Italia, favorendo relazioni, amicizie e legami profondi. Attraverso l'Officina del Sole, infatti, la band condivide anche iniziative come viaggi e pellegrinaggi (le 3 edizioni di "Un invito poi un viaggio", la quarta in preparazione per il prossimo ottobre, e il recente "Viaggio di Luce" in Giordania), ritiri nazionali e ritrovi di zona, diverse campagne solidali. Un vero e proprio lavoro sorretto da passione, impegno, cura e dedizione.

Per sostenere in modo ancor più incisivo la crescita di questo progetto di Bene e di Luce, i The Sun hanno deciso di rendere speciale il tesseramento 2020-2021 con regali davvero unici e improntati esclusivamente sulla musica.

Quanti si iscriveranno, oltre a ricevere la tessera personalizzata, potranno ascoltare:

- Una canzone esclusiva del nuovo album in assoluta e totale anteprima, intitolata "Tu ed io";
- Il nuovo singolo "Un buon motivo per vivere";
- La versione live di "Le case di Mosul", registrata ad Amman durante il concerto per i bambini rifugiati cristiani scappati da Mosul;
- La versione in spagnolo di "Non ho paura", intitolata "Hoy decido yo".

Per tutte le informazioni relative al TESSERAMENTO e alle MODALITA’ D’ISCRIZIONEOfficina del Sole.

Dal 13 al 18 dicembre i The Sun saranno in Giordania ed in particolare ad Amman per realizzare alcuni concerti di Natale per i profughi cristiani scappati dall’Iraq e da Mosul, in seguito alla terribile persecuzione degli ultimi anni. La band incontrerà anche molti studenti giordani per portare loro un messaggio di pace, fratellanza e coraggio, sia attraverso la musica, che con la propria testimonianza.
Lorenzi & Co., inoltre, terranno alcune lezioni di musica per i bimbi dei campi profughi, sperimentando il progetto “The Sun school”, al quale la band sta lavorando da alcuni mesi.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’associazione Habibi e in particolar modo è resa possibile dall’assiduo impegno di don Mario Cornioli in medio oriente.

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.

Mercoledì 5 Settembre i The Sun sono stati ospiti della 75° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nello spazio della Regione del Veneto, intervento a sostegno del progetto "Un libro una pietra”.

Talvolta anche le esperienze più difficili e dolorose possono trasformarsi in occasioni di dono di sè e solidarietà, come la storia di Vasandhi, raccontata in un libro scritto da Rinaldo Boggiani, da sempre impegnato nel mondo della solidarietà, che racconta la toccante e dolorosa storia di una giovane ragazza indiana, che grazie al progetto “Un libro una pietra” ha potuto riscattare sé stessa e raggiungere quella uguaglianza che le era stata negata sia in india, che in Italia da parte di un uomo con cui è stata costretta a sposarsi e vivere. Un inno alla vita, alla spiritualità di una giovane vissuta tra violenza, dolori e umiliazioni.

I proventi derivanti dalla vendita di questo libro saranno infatti destinati alla costruzione di una struttura per il doposcuola, ad Alagapuri, la sua città natale, nel sud dell’India, città natale di Vasandhi. Sostenere questo progetto è un modo per essere solidali nei confronti non solo della giovane Vasandhi, ma anche di tutte le donne, dei bambini, degli emarginati e dei poveri della terra, che sono ogni giorno vittime, loro malgrado, di violenze e soprusi di ogni genere.

Dopo il saluto di Vasandhi, protagonista dell'omonimo libro e di Francesca Cipelli, madrina del progetto (atleta nazionale paralimpica), Francesco & co. hanno portato la propria esperienza di vita raccontando in particolare ciò che hanno vissuto durante l’ultimo viaggio in Terra Santa e grazie all’incontro con tante realtà solidali italiane ed internazionali, con le quali tuttora collaborano. Durante l'incontro sono stati inoltre proiettati il videoclip del brano "Le case di Mosul" e un estratto dal docufilm "Un invito poi un viaggio", realizzato per Tv2000 nel 2016.

La mattinata, organizzata grazie alla collaborazione con Cristiano Corazzari (Assessore alla cultura Regione del Veneto) è stata condotta da Valentina Noce (Avvocato del Foro di Rovigo e Presidente del Comitato Pari opportunità), che con il suo entusiasmo ha saputo coinvolgere tutti i presenti.

Ecco alcuni scatti della splendida giornata trascorsa nella meravigliosa cornice di Venezia, tra momenti di intensa condivisione e spensieratezza:

the sun rock band un libro una pietra

the sun rock band un libro una pietrathe sun rock band al festival del cinema di veneziathe sun rock band al festival del cinema di venezia

Ph. ©Silvia Dalle Carbonare

Ogni anno i The Sun scelgono di sostenere economicamente diversi progetti umanitari, supportando iniziative benefiche e di promozione sociale, sia a livello locale che internazionale.

Anche nel 2017 sono tanti i progetti solidali sostenuti: tra questi la ricostruzione delle case di Mosul, il sostegno alle missionarie di San Massimiliano Kolbe in sud America, la ricostruzione degli spazi per i giovani di San Nicola a Tolentino, devastati dal terremoto de 2016, il sostegno ai progetti educativi realizzati dai padri Giuseppini del Murialdo in India, il sostegno all’associazione Italia Solidale Onlus nei progetti di adozione a distanza.

“San Giovanni Apostolo ha detto: «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità»: ci sentiamo semplicemente chiamati fare la nostra parte e a condividere i frutti del nostro lavoro con i nostri fratelli vicini e lontani” hanno dichiarato i The Sun.

Qui alcuni video realizzati dalle diverse realtà supportate in questi anni, per conoscere meglio tutte queste straordinari progetti solidali:

i the sun e la solidarietà

Anche quest’anno i The Sun sostengono la raccolta fondi natalizia lanciata dall'Officina del Sole: come da tradizione, durante il concerto per i festeggiamenti dei 20 anni della band e in concomitanza del Raduno Nazionale dell’Officina del Sole, lo scorso 9-10 dicembre, è stata lanciata la Campagna di Natale 2017 dal titolo “Ricostruiamo le case di Mosul”.

Quest'iniziativa davvero significativa sosterrà la comunità di Qaraqosh, la più grande e antica città cristiana della diocesi di Mosul e contribuirà alla ricostruzione delle case devastate dopo 20 anni di guerre e il passaggio delle milizie del califfato.

Hanno profanato e demolito le nostre Chiese, hanno saccheggiato e bruciato le nostre case, ma non sono riusciti a distruggere la nostra fede né a spegnere la nostra speranza!”- Quanta forza e fede in queste parole pronunciate dai cristiani di Qaraqosh!

QUI tutti i dettagli della Campagna di Natale 2017.

Per chiunque volesse contribuire, questi i riferimenti:

OFFICINA DEL SOLE
Banca Popolare Etica – Filiale di Bologna
IBAN: IT30 P050 1802 4000 0001 1729 050
Causale: Campagna Natale 2017

Insieme possiamo fare TANTO!

Amnesty International Italia candida Le case di Mosul al premio Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty 2016, riservato ai big della musica italiana, insieme ad altri 10  brani scelti da un'ampia rosa di segnalazioni giunte dal pubblico.
Il premio, giunto alla sua 14esima edizione, nasce dalla volontà della sezione Italiana di Amnesty International con lo scopo di coinvolgere artisti già affermati a livello nazionale, che abbiano pubblicato una canzone il cui testo possa contribuire alla sensibilizzazione sulla difesa dei diritti umani‬.

La band ha appreso questa notizia con grande entusiasmo apprezzando fortemente le motivazioni che hanno spinto la commissione ad includere il brano 'Le case di Mosul' tra i candidati:
"I giovani e coraggiosi The Sun non hanno paura di usare immagini forti per puntare i riflettori sulla guerra e invitare alla pace‬, al rispetto‬ dei diritti umani, alla coesistenza pacifica e alla libertà religiosa".

 

Lunedì mattina i The Sun sono stati ospiti del programma "Bel tempo si spera" di TV2000.
L'intervista è stata ricca di spunti e la band ha toccato vari temi anche di attualità.
Potete rivedere la puntata QUI.

In occasione del Giffoni Festival, l’Officina del Sole, il fan club dei The Sun, ha rivolto una dedica a 4 ragazzini di Mosul – ospiti della manifestazione – che in Iraq vivono da rifugiati a causa delle barbarie perpetrate dai terroristi del califfato.

“Per prima cosa vorrei ringraziare la rock band dei The Sun per questo dono, penso che questo video sia fantastico e un’ispirazione per andare avanti… Mi ha rallegrato più dei regali che ho ricevuto per il mio compleanno e sono veramente contenta che ci siano persone che, anche se sono così lontane da noi, ci pensano, ci supportano e credono in noi.”

Queste le commoventi parole di ringraziamento della piccola Basma, 12 anni, che assieme ai coetanei Dilan, Aneeta e Dana è stata ospite dell’ultima edizione del Giffoni Film Festival, grazie a un’iniziativa di solidarietà promossa dal Ministero degli Esteri italiano in Iraq e felicemente accolta dalla giuria della manifestazione dedicata al cinema per ragazzi. L’anno scorso i 4 giovanissimi iracheni furono costretti a fuggire dalle loro case a Mosul assieme alle famiglie e a migliaia di altri civili perseguitati, perché cristiani.

THE SUN - Giffoni Film Festival ragazzi iracheni

Una storia che non ha lasciato indifferenti i The Sun, che quest'estate avevano scelto di anticipare l’uscita del nuovo album Cuore Aperto pubblicando Le Case di Mosul, canzone in difesa della libertà religiosa ispirata proprio alle drammatiche vicende dei profughi della Piana di Ninive.

La band ha quindi deciso di registrare un videomessaggio di solidarietà, in seguito al quale i ragazzi del fan club hanno voluto rivolgere ai 4 giovani iracheni una versione speciale di #credointe (tradotto per l’occasione nell’arabo “o minu bika” / ؤمن بك#) la dedica che a giugno, riprendendo i temi de Le Case di Mosul, aveva creato un caso di viralità a partire dalla community dei The Sun.

The Sun Giffoni Film Festival

► GUARDA IL VIDEO

La raccolta di tutti i contributi arrivati dall’Officina del Sole è un esempio di messaggio positivo nato da un’aggregazione spontanea attorno a temi umanitari e veicolato dalla rete, oltre che un tentativo concreto di mettere in comunicazione ragazzi di culture diverse, come testimoniano i ringraziamenti arrivati via mail dall’Iraq.

A testimoniare il senso dell’iniziativa bastano forse le risposte integrali di Basma, Dilan, Dana e il significativo commento finale di Martin N. Niqola, il professore che li ha accompagnati durante l’esperienza al Giffoni:

"1st I would like to thank the rock band (the Sun) for this gift I think this video is pretty amazing and it inspired me to go forward... It makes me happy more than the gifts I got on my birthday and I am too happy that there are some people who are faraway from us but still think about us support us and believe in us."
Basma Bazzue

"I would like to thank the Italian rock band "The Sun" for their song titled Mosul's homes, which talk about the importance of their voice to defend human rights and religious freedom, beside our friends and family. I appreciate this gift which I really like it so much and I will thank again the rock band and all who supported us for their song and the gift.”
Dilan Hakeem

"First of all i need to thank the band (THE SUN) the song that they sing the Mosul homes and thank you for encouraging us to go forward and to help people in need as they help us to go more forward and I really like the video that they made for make us smile or happy."
Dana Qas Elias

“I would like to thank anyone helped us to draw big smiles on these children faces, may the almighty God bless all who is keep working to show the suffers of our people to the world community.”
Martin N. Niqola

Una risposta che rappresenta una gratificazione molto particolare per tutti i ragazzi che hanno partecipato e per i The Sun, raggiunti dalla notizia durante il Cuore Aperto Tour 2015:
“Per quanto si tratti di semplici parole, il risultato è che riescono a farci sentire più vicini a tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce e lottare in difesa dei diritti umani basilari, come la libertà religiosa. Pertanto, le parole di questi ragazzi iracheni valgono forse più di qualsiasi riconoscimento artistico o posizione raggiunta nelle classifiche di vendita” ha commentato Francesco Lorenzi, cantante della band. “Attualmente i quattro ragazzi iracheni sono tornati a vivere nel quartiere cristiano della città di Erbil, nella parrocchia di Sant’Elia, assieme a molti altri profughi, coetanei e non. Il nostro è solo un piccolo segno di solidarietà ma speriamo serva come segno tangibile di presenza, un augurio di serenità per i bambini iracheni che dà motivazione a tutti coloro che hanno bisogno di resistere.”

Per far arrivare il tuo contributo guarda il video e usa i tuoi canali Facebook, Twitter e Instagram per fare una dedica con # e tag dell'iniziativa lanciata dai @TheSunMusic.

Il singolo di lancio di Cuore Aperto, il nuovissimo album dei The Sun in uscita il prossimo 16 giugno, sarà finalmente disponibile per il download digitale a partire dalle 01:30 di lunedì 18 maggio! La prenotazione via pre-order del disco sarà invece disponibile da lunedì sera, nelle 2 versioni, la Classic con 12 brani inediti e la Deluxe > scopri tutti i contenuti extra e le modalità d’ordine QUI.

La canzone scelta come anteprima del nuovo lavoro discografico è Le case di Mosul, un titolo che annuncia senza mezzi termini l’importanza dei temi che la band ha voluto affrontare, come spiegherà la riflessione che il cantante pubblicherà a mezzanotte nel suo blog www.francescolorenzi.it.

Le case di Mosul Cover

 

In questi giorni Francesco si è espresso anche su tutto il percorso che ha portato alla realizzazione del nuovo album: “Dopo due album con Sony Music, la scelta discografica per questo disco è stata quella dell'autoproduzione. Abbiamo messo insieme un team di persone affiatate e animate da medesimi ideali, questo ci permette di essere totalmente liberi di esprimerci, sia artisticamente che dal punto di vista della comunicazione stessa - cosa assai importante. Ci siamo affidati per la stampa e distribuzione ad Artist First, azienda leader in Italia che fin dall'inizio si è dimostrata la realtà più attenta alle scelte della band, sposandone i contenuti proposti e la volontà di proporli con opere di massima qualità.”

Per il cantante “Cuore Aperto ha un sound molto energico, radicato nel rock, con successive variazioni che spaziano nei vari ambiti ad esso legati. Mai come questa volta sono stato animato da una scrittura così ispirata, fluida, nitida. Ho lavorato su ciò che davvero volevo far percepire, togliendo il superfluo, per trasmettere meglio l’essenziale. Questa scelta ha dato alle canzoni un’energia straordinaria, sia da un punto di vista sonoro che tematico. Dai brani più tirati fino alle ballate, c’è sempre un filo conduttore unitario, armonioso, che dialoga con l’ascoltatore. Ora c’è un grande fermento in tutto il team che ha lavorato alla produzione dell’album, perché quando si producono dischi raramente capita qualcosa di così speciale. Mi entusiasma vedere che tutti quelli che hanno ascoltato l’album attestano che Cuore Aperto ha davvero una marcia in più. Sono davvero felice!”

 

Cuore Aperto Cover

Tornando a Le case di Mosul, la canzone, ancor prima di essere pubblicata, ha creato un caso di aggregazione dal basso, coinvolgendo migliaia di giovani in una community dove tutti possono esprimere un messaggio di vicinanza alle persone care, spiegando i propri motivi con un video, una foto o una semplice frase.

Tutto è partito dall’iniziativa che la band ha lanciato sui propri social: una call to action che invita i fan a dire “credo in te” a qualcuno che amano, riprendendo il verso conclusivo de Le case di Mosul e facendone un tormentone divenuto virale grazie ai contenuti creati spontaneamente dagli stessi utenti. Un modo per condividere da subito i temi del brano, che proprio perché universali fanno parte del vissuto di ognuno e chiamano ad esprimersi in prima persona, che si tratti di una presa di posizione sulla guerra o di una parola d’affetto verso qualcuno in cui si pone la propria fiducia.

The Sun hanno inoltre previsto una pagina “social wall” dedicata alla raccolta di tutti i video, le foto e i messaggi con #credointe, come forma di restituzione per i fan. La bontà dell’iniziativa è testimoniata anche dal fatto che le persone, nominandosi (o meglio taggandosi) a vicenda, hanno spinto l’hashtag fuori dai confini del fan club del gruppo, seguendo un po’ il meccanismo di diffusione che la scorsa estate rese celebre l’americanissimo Ice Bucket Challenge.

Nelle intenzioni dell’autore Francesco Lorenzi, questa call to action è anche un modo per introdurre gradualmente i delicati argomenti della canzone in un contesto sociale spesso indifferente. Le case di Mosul è un invito a riflettere sull’urgenza della difesa effettiva dei diritti umani e della libertà religiosa in tutto il mondo, promuovendo l’abbandono definitivo di ogni forma di violenza, in favore della tolleranza e della convivenza pacifica tra i popoli.

La campagna #10forSyria dell'AVSI sta generando uno straordinario passaparola. Sono stati raccolti già oltre 130.000€ in due mesi.

In Siria si sta consumando una tragedia lenta e continua, pochi ne parlano e ancora meno i media approfondiscono l'argomento. Ci sono migliaia di persone che vivono una situazione di sofferenza estrema. La Fondazione AVSI è un'organizzazione non governativa ONLUS, nata nel 1972 e impegnata in più di 100 progetti di cooperazione volti allo sviluppo di 37 paesi del mondo (Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia).

La sua missione è promuovere la dignità della persona con particolare attenzione all’educazione, secondo l’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica.
A questo link si trova la descrizione molto accurata di come sono state aiutate già 13.000 persone.

Purtroppo la Siria è e ancora stretta tra due tenaglie, tra l’esercito governativo e le forze armate dei ribelli. In mezzo ci sono i civili, rapiti, uccisi, in fuga. Case sventrate, quartieri distrutti. Due milioni i profughi si sono rifugiati in Libano e Giordania in campi costruiti con stracci e plastica.

Rilanciamo ancora il nostro appello a rimboccarsi le maniche e sostenere la campagna #10forSyria!