Il Giubileo dei Missionari digitali e influencer cattolici, svoltosi a Roma il 28 e 29 luglio 2025, a cui hanno partecipato anche i The Sun, è stato un evento storico perché per la prima volta nella storia della Chiesa si sono riunite le voci che in tutto il mondo testimoniano, attraverso le nuove piattaforme, la bellezza del Vangelo. Due giornate intense vissute tra la Basilica di San Pietro e l’Auditorium Conciliazione che sono diventati luoghi di ascolto, preghiera e confronto, sottolineando un riconoscimento ufficiale da parte della Santa Sede all’evangelizzazione digitale come autentica forma di missione.
L’inno ufficiale “Todos”
Nei giorni che hanno preceduto la manifestazione, è stato lanciato anche l’inno ufficiale Todos (“Tutti”), al quale Francesco Lorenzi ha prestato la voce per la parte in italiano, evidenziando così l’attenzione internazionale che i The Sun stanno riscuotendo.
Momenti di riflessione e confronti
L’evento è stata un’occasione di dialogo e di fraternità tra i partecipanti, che hanno potuto ascoltare gli interventi di figure di rilievo all’interno della Chiesa: Pietro Parolin (Segretario di Stato Vaticano), Rino Fisichella (Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione), Paolo Ruffini (Dicastero per la Comunicazione), il Segretario Lucio Ruiz (Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede), Antonio Spadaro, e vari altri che hanno condiviso esperienze, buone pratiche e sfide della comunicazione cristiana nell’era digitale.
Adorazione e Santa Messa con il Cardinale Tagle
Oltre all’intensa adorazione eucaristica vissuta la sera di lunedì 28, un altro momento fondamentale è stata la celebrazione della Santa Messa il mattino del 29, presieduta dal Cardinale Luis Antonio Tagle, che ha firmato la prefazione al secondo libro di Francesco Lorenzi “I segreti della Luce”. Tagle ha ricordato che l’amore “non può essere generato da un algoritmo: siamo stati influenzati dall’amore, così dovremmo influenzare gli altri amando”, perché “il grande Influencer è Dio, che è Amore” e per compiere “la salvezza dell’umanità attraverso l’amore” non ci ha inviato “un messaggio di testo o una e-mail o un documento di file”, ma suo Figlio. Ha anche ammonito che, etimologicamente, gli influencer vengono “dalle stelle” (dal latino influere, “scorrere dentro”), ma “vediamo, odoriamo e tocchiamo fluidi velenosi o influenze provenienti da stelle pericolose”, esortando a imitarne invece l’influsso salvifico.
L’incontro con Papa Leone XIV
Ma la sorpresa è stato il successivo incontro con Papa Leone XIV, il cui saluto ha lasciato il segno. Al termine della Messa, il Pontefice, rivolgendosi ai 1.400 partecipanti in tre lingue (italiano, inglese e spagnolo), ha esortato a “riparare le reti”, non solo quelle digitali ma “le reti relazionali e comunitarie”, per annunciare la pace nei “drammatici luoghi di guerra” e nei “cuori svuotati di chi ha perso il senso dell’esistenza”. Ha invitato gli influencer a diventare “agenti di comunione”, rendendo virali “la bellezza” e “la luce della verità” e nutrendo speranza cristiana in ogni angolo del web.
Il gran finale: un concerto con l’intervento dei The Sun
La sera di martedì 29 i The Sun sono stati tra i protagonisti del concerto finale, dove hanno suonato per migliaia di missionari digitali provenienti da tutto il mondo. “Eravate decine di migliaia e non riuscivamo a vedere la fine da quanti eravate: tra influencer, missionari digitali e tantissimi giovani arrivati da ogni parte del mondo per l’inizio del Giubileo ci avete donato una gioia immensa!!!” ha commentato la band, suggellando un evento indimenticabile all’insegna della speranza di essere chiamati ad evangelizzare con creatività e passione anche il mondo digitale.
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